25 novembre – Una comunità che si stringe, si ascolta e ricorda. Oggi il nostro paese ha vissuto un momento che non è se...

Scritto il 25/11/2025
25 novembre – Una comunità che si stringe, si ascolta e ricorda.
Oggi il nostro paese ha vissuto un momento che non è semplice raccontare, perché più che visto… è stato sentito.
Ci siamo ritrovati insieme – scuola, famiglie, cittadini – per dire ancora una volta che la violenza sulle donne non deve essere taciuta, nascosta, accettata.
Va guardata negli occhi. Va combattuta. Va ricordata.
La manifestazione ha preso vita con la presentazione della scuola, che ha aperto con parole chiare e profonde il senso di questa giornata.
Poi, uno dopo l’altro, i bambini hanno recitato poesie e pensieri che hanno toccato il cuore di tutti.
Piccole voci che hanno detto verità enormi.
Messaggi semplici e puliti, proprio per questo potentissimi.
A seguire, l’intervento della maestra Francesca, che con lucidità e grande sensibilità ha ricordato quanto sia importante educare al rispetto ogni giorno, dentro e fuori le aule.
Il momento finale è stato affidato ai ragazzi della secondaria, che con il loro canto hanno riempito la piazza di un’emozione profonda, quasi sospesa.
Un canto che non era solo musica, ma promessa: quella di crescere in una comunità che non chiude gli occhi.
Oggi abbiamo visto che quando ci si mette insieme, anche un piccolo paese può esprimere un grido forte, chiaro, che attraversa i pensieri di tutti:
il rispetto non è straordinario, è dovere quotidiano.
Un dovere da insegnare, praticare, pretendere.
Grazie alla scuola, agli insegnanti, ai bambini, ai ragazzi, alle famiglie e a tutti coloro che hanno voluto esserci.
La vostra presenza ha reso questo momento vivo, vero, necessario.
Continuiamo così.
Insieme.
Perché solo ricordando, possiamo evitare di dimenticare.
E solo stando uniti, possiamo davvero cambiare le cose.
Grazie!